lunedì 22 aprile 2013

l'uomo che sussurrava ai giaguari

stravolta da un settimana con i certificatori
o forse di più dalla stanchezza accumulata prima 
mi sono goduta un w.e. di rilassante divanoterapia

il tg regionale racconta che sabato a bologna 
in un convegno dell'associazione avvocati matrimonialisti
si discuteva dei casi trattati dal tribunale dei minori 
e numeri sono altissimi sia per delitti commessi che subiti
il giornalista raccontava come siano più alti di quelli di napoli
che sarà anche necessario fare le debite proporzioni 
di popolazione afferente al singolo tribunale dei minori 
ma era come dire .... pensavamo di essere migliori 


il servizio successivo racconta che in piazza del nettuno 
si è tenuta una manifestazione delle vedove della crisi
 donne i cui uomini si sono uccisi 
perchè avevano perso la dignità che il lavoro consente
quel lavoro che è il fondamento della nostra repubblica 
..... o almeno così dice la costituzione

questo guardavo in tv qualche minuto prima 
che napolitano confermasse la sua disponibilità ad un nuovo incarico 
non voglio contestare napolitano e la sua convinzione spero sincera 
di mettersi a disposizione del paese ed evitare una ancor peggiore crisi istituzionale

ma che giorno triste per la democrazia 
.... per quella sinistra in cui ho sempre creduto
se abdichiamo alle nostre responsabilità politiche 
e nulla riusciamo a fare se non con l'aiuto dei nostri vecchi ......

che poi mica che rodotà sia un ragazzino 
ma forse avrebbe consentito un percorso diverso 
e forse ci saremmo liberati da ormai troppo ingombranti zavorre 
che io ritengo un causa di quei reati da bulli che finiscono in tribunale

non è che ha ragione travaglio
e che in fondo in questi ultimi 20 anni 
la sinistra si è sempre sbagliata
perchè da sempre d'accordo con b.

l'alternativa è che abbia sconfessato 
le leggi della statistica ........

buona settimana a tutti 




Un tizio orgoglioso che il proprio cane e' in grado di camminare sull'acqua 
decide di portarlo in riva all'Arno per mostrarlo a tutti. 
Lancia un primo bastone nel fiume e il cane, camminando sull'acqua, 
va a raccoglierlo, poi un secondo, un terzo lancio e cosi' via 
fino a quando un pescatore che e' li' si volta e chiede al padrone del cane: 
"Oh, ma quanti anni c'ha codesto cane ?". 
"7". 
"E Allora tu lo po' riporta' a casa, tanto a notare un'empara piu' !".



Mia moglie si è fatta tatuare una scimmietta sulla coscia.
Così tra qualche anno la scimmietta salterà tra una vena varicosa e l'altra. 

1 commento:

Gabry ha detto...

La situazione politica, e quella economica, sono sempre state intrecciate, in Italia come all'estero.
Secondo me, non esiste politica senza economia, né economia senza politica.
Sembrano parole scontate o di circostanza, ma per il mio vissuto realmente vere.
Lo Stato, quello Stato che noi invochiamo tutte le volte che non funziona qualcosa, in realtà è fatto dai singoli individui che lo costituiscono. Ahimè la situazione che si è creata è, in realtà, l'immagine di come noi tutti ci comportiamo o il risultato di cosa desideriamo ogni giorno.
Ad esempio per il lavoro... tutti gli imprenditori si affannano per cercare di guadagnare sempre più. E per far ciò, con il concetto di abbassare i costi per "cercare di rimanere sul mercato", esportano aziende e know how verso l'estero, con il miraggio di poter essere competitivi sul mercato globale. Questo però porta a creare nuove possibilità in paesi esteri in cui si crede che ci siano le competenze o in cui si pensa che la produzione sia migliore. Ma per far ciò servono tecnici disposti ad andare all'estero per insegnare loro come produrre, sacrificando famiglie e relazioni, con il risultato poi di non trovare la professionalità che viene richiesta dai vari datori di lavoro (e quindi la qualità del prodotto). Questo non solo stressa chi da questa disponibilità ad andare ad insegnare (magari dietro l'illusione di un lauto compenso) ma soprattutto impoverisce un Paese in posti di lavoro ed esperienza. Con il fatto poi che alla fine ci ritroveremo ad essere noi stessi un Paese da colonizzare in conseguenza dell'impoverimento della società (è una provocazione ma fino ad un certo punto falsa). Da qui le manifestazioni per "le mogli della crisi" e i vari fatti di cronaca di tutti i giorni relativi a persone di tutti i giorni, che non riescono ad arrivare a fine mese.
La politica (che alla fine è anche lo Stato) ha quindi una doppia responsabilità. In primis quella di dover creare i presupposti di una stabilità sociale che generi benessere diffuso. Senza benessere diffuso il mercato di tutti i giorni non gira e quindi non si produce per il suo sostentamento.
Successivamente ha la responsabilità di dover dare un immagine di efficienza e pulizia che ci si aspetterebbe da un gruppo di persone demandato a gestire i rapporti nazionali ed internazionali. Questo secondo aspetto è tuttavia connesso alla volontà di mantenere uno status-quo e una serie di privilegi caratteristico di noi italiani....E dato che la maggior parte delle persone che si trovano in politica sono lì per voto espresso in libera democrazia, sta a noi toglierceli se il risultato non è soddisfacente....