mi aveva lasciata stranita
la richiesta del nostro governo
per la restituzione all'italia
del corpo di giulio regeni
quando mai il corpo di un nostro connazionale
per qualsiasi motivo morto all'estero
una volta riconosciuto non è stato restituito
la richiesta prende però un senso diverso
se la si colloca come probabilmente avvenuta
non dopo il ritrovamento del corpo di giulio
ma nel silenzio dei giorni precedenti
ci sono troppi interessi politici ed economici
che impediranno di ammettere
cosa veramente è successo
ma forse è proprio grazie a quegli interessi
che ora la famiglia non ha più dubbi
e può celebrare un funerale
e non posso non immaginare
quanto si sentano vicino a quei genitori
i familiari di tutti quegli eroi italiani
che sono stati "eliminati" da organi più o meno deviati
dello stato democratico italiano
solo perchè non erano disposti ad abbandonare
la lotta per i principi nei quali credevano
la lotta per i principi nei quali credevano
o quanto comprendano il dolore
i familiari di quei ragazzi
che sono stati uccisi o violati
da rappresentanti delle nostre forze dell'ordine
senza il bisogno di essere in una dittatura militare
(basta ricordare quello che è successo a genova)
non possiamo che augurarci il ricordo della sua passione
per lo studio e l'analisi dello sviluppo del mondo sindacale
possa dare un svolta un po' più liberale
.... e forse non solo in egitto
auguro una buona settimana a tutti
con un po' di riflessioni e un sorriso
“Prendi un po’ di rappresentanti sindacali, invitali al piano di sopra, mettili a sedere al tavolo della sala riunioni, falli sentire importanti. Mettili a parte di qualche segreto, niente di troppo delicato, attenzione, giusto qualche bocconcino per fargli credere di essere addentro alle segrete cose. E all’improvviso ecco che si sentono così pieni di sé, all’improvviso cominciano a vedere le cose dal punto di vista della dirigenza.”
(JONATHAN COE )
“La storia sindacale insegna che l’inquietudine sociale cresce in periodi di prosperità e di relativa facilità nella ricerca d’un lavoro: si attenua fino a spegnersi, invece, quando il posto, in tempo di crisi, diventa prezioso.”
(INDRO MONTANELLI)
Un attivista della Textile Workers Union of America ama raccontare ciò che avvenne quando nella fabbrica in cui egli lavorava arrivò un nuovo direttore. Il direttore andò nel reparto tessitura il giorno stesso del suo arrivo. Rivolgendosi direttamente all'attivista gli disse: "Lei è Belloc?" L'attivista annuì. Allora il direttore disse: "Sono il nuovo direttore. Quando dirigo una fabbrica, sono io a farla andare avanti. Ha inteso?" L'attivista annuì e poi fece un cenno con la mano. Gli operai, che seguivano attentamente questo scontro, fermarono immediatamente tutti i telai del reparto. L'attivista si volse al direttore e disse: "Bene, ora pensi lei a farla andare avanti".
(DOUGLAS MURRAY MCGREGOR)
I PRINCIPI DI BIANCANEVE
Durante una passeggiata nel bosco Biancaneve incontro sul suo percorso un rospo che gli chiede aiuto. “Biancaneve aiutami una strega cattiva mi ha fatto diventare un rospo con un incantesimo, ma io sono un re, se mi dai un bacio ritorno come prima” Infatti Biancaneve lo raccoglie gli dà un bacio ed il rospo ritorna veramente un re. Salta sul suo cavallo e se ne va ringraziando la principessa.
Più avanti sul sentiero incontra un altro rospo che anch’egli gli chiede aiuto “Biancaneve sono un principe liberami da questo incantesimo della strega, con un tuo bacio” Infatti Biancaneve lo bacia e il rospo si trasforma in un principe salta sul suo cavallo bianco, ringrazia e se ne va.
Continuando il suo cammino Biancaneve incontra un’altro rospo, quasi infastidita gli chiede “sei un principe anche tu e sei stato ridotto cosi dalla strega vero?” Ma quale principe, gli dice il rospo, sono solo un operaio metalmeccanico! “E perché sei ridotto così? Gli chiede Biancaneve.” Ma ché ne so io, hanno fatto tutto i sindacati!. ”