giovedì 27 marzo 2014

il sosia di lui

buongiorno uomo di giove Emoji

ti devo troppo raccontare la mia serata di ieri sera 
perchè a pensarci ancora ci rido sopra .... Emoji

non so tu che sei sempre giovane 
ma io da un po' devo usare l'agenda 
perchè le scalmane legate al crollo ormonale menopausale 
si sono portate via molta della mia mitica memoria

perdita dolorosissima per me che non ho mai preso appunti in vita mia Emoji

cmq ... tornando all'agenda 
io avevo segnato per ieri sera 
uno spettacolo al dadà di castelfranco "una notte in tunisia"
(storia degli ultimi giorni di craxi)
e per stasera uno spettacolo al michelagelo di modena con cevoli "il sosia di lui"

visto che avevo prenotato il biglietto telefonicamente 
alle 20.35 sono davanti al teatro .... che è chiuso Emoji

insieme a me arriva il maresciallo dei carabinieri della locale stazione 
e mi dice "anche lei deve andare alla conferenza?"
"veramente dovevo vedere uno spettacolo teatrale 
ma mi sa che entrambi abbiamo un problema ... il teatro è chiuso"

controllo sullo smartphone il sito del teatro 
e scopro che ....... lo spettacolo era in programma per martedì Emoji

"maresciallo ... io ho capito il mio problema ma lei che fa
... forse la conferenza è in biblioteca 
ma poi su cosa è la conferenza?"

"sulla prima guerra mondiale ... vuole venire anche lei?"
e ci avviamo chiaccherando amabilmente verso la sede della biblioteca 

a un certo punto lui mi guarda e dice 
"ma la sede della biblioteca non è più qui ma in via ......."
"ok pendo la macchina"

mentre sono in macchina e sto pensando di raggiugere delle amiche in birreria 
mi viene un sospetto .........
ma se ho sbagliato a scrivere l'appuntamento di stasera 
non è che ho sbagliato anche quello di domani 
Emoji

bisogna sempre seguire l'istinto 
inchiodo a dx e controllo il biglietto .... e per fortuna 
giro la macchina e mi precipito verso modena 
sono le 20.50 lo spettacolo inizia alle 21.20 .... ce la posso fare Emoji

arrivo che è iniziato da 3 minuti 
che poi al michelangelo i posti in fondo sono sempre i migliori
e cevoli che racconta la storia dell'evoluzione di riccione 
tra il 1934 e il 1944 vista dagli occhi di un meccanico 
è troppo divertente 

anche perchè il meccanico assomiglia troppo al duce 
e quindi viene costretto a fare la controfigura .... "il sosia di lui" .... appunto Emoji

alla fine ho raggiunto le ragazze in pizzeria
che per fortuna era sempre a modena 
e adesso ho un dubbio 

ma nella mia settimana di ferie a maggio 
vado in sicilia .... a lampedusa .... o a roma con loro Emoji

tu dove vai in ferie a maggio ......

scusa se mi sono dilungata 
spero almeno che tu abbia fatto una risata 


buona giornata Emoji

giovedì 6 marzo 2014

la grande bellezza .... racconto di una giornata decadente in pronto soccorso

martedì 4 marzo 2014

quando hai due genitori anziani ogni tanto ci pensi 
ma poi la notizia arriva sempre all'improvviso
due chiamate non risposte sul cell abbassato perchè sei in riunione 
e un messaggio .... chiama urgente 

mio fratello mi comunica che sta andando in pronto soccorso di baggiovara
perchè stanno ricoverando papà in codice rosso 
si è sentito male nell'ambulatorio del medico di base 

adesso capisco anche la chiamata dal suo numero 
la richiamo per capire .... mio fratello si agita sempre molto ....
mi dice che a parere suo ha avuto un arresto cardiaco 

arrivo in pronto soccorso e trovo mia madre e mio fratello in sala di attesa 
chiedo all'addetta all'accettazione dov'è mio padre 
mi risponde che è in codice rosso e i medici si stanno occupando di lui 
... e io non posso entrare 

forse non ha capito la mia domanda 
le ripeto che non è in discussione il fatto che io entri 
e che le ho semplicemente chiesto dov'è mio padre

si agita .... 
le spiego che so benissimo come accedere 
anche senza passare da quella porta che lei controlla 
ma che sarebbe carino da parte sue evitare ulteriori complicazioni

chiama qualcuno e mi fa entrare dicendo che devo aspettare 
che qualcuno abbia tempo per darmi notizie 

per fortuna non ci penso nemmeno ... faccio un giro 
e finalmente vedo mio padre da solo in un ambulatorio 
ma ..... non si stavano occupando di lui 

entro .... ci faccio due parole e mi rendo conto che è lucido e risponde a tono 
la cosa mi solleva molto 
fa un po' tenerezza lì sdraiato con i pantaloni slacciati
le magliette mezze sollevate per consentire di attaccare gli elettrodi
senza che nessuno si sia preoccupato di coprirlo almeno con un lenzuolo
un po' per il freddo che accompagna sempre chi sta male
ma anche per il rispetto della dignità di un uomo

a un certo punto una signora mi dice che non posso stare lì e devo uscire 
"perchè" chiedo 
"perchè qui ci stiamo occupando di un codice rosso"
"non c'è problema se nell'altra parte dell'ambulatorio vi state occupando 
di qualcuno che ha bisogno ... io sono qui in un angolo con mio padre
 .... che voi avete lasciato solo"

credo che la cosa non le piaccia molto 
e sorrido quando inizio a sentire le solite scuse
rispetto al fatto che non posso rimanere lì in abiti "borghesi"

sorrido guardando le scarpe di un ragazzo del 118 
che chissà se davvero hanno calpestato fino a prima 
pavimenti più puliti di quelli del mio ufficio 
e anche pensando che la pistola della guardia giurata 
che nel frattempo hanno fatto intervenire 
forse non spara più dopo che sarà sicuramente stata trattata in autoclave 

si avvicina una ragazzo che molto gentilmente mi fa di nuovo presente 
che io non posso stare lì ..... mi giro 
"guardami bene negli occhi ..... 
se ti avessero avvisato che tuo padre ha avuto un arresto cardiaco 
se ti avessero appena detto che è in codice rosso e si stanno occupando di lui
e tu lo trovassi solo in un ambulatorio .... tu davvero te ne andresti?"

mi riconosce ...... sa che non mi muoverò lasciandolo in quelle condizioni

la reazione è coerente ..... chiama qualcuno dicendo che deve fermarsi lì
e mi chiede ancora di accomodarmi fuori ... cosa che faccio prontamente

la scena che ogni tanto intravedo durante le aperture della porta non è proprio edificante .....
stanno discutendo davanti a mio padre (che poi mi riferirà meglio) con toni a tratti molto accesi 
in merito al principio della continuità assistenziale di un ricoverato in codice rosso
....... però almeno lo hanno coperto .... col famoso lenzuolo di cui prima  

la guardia giurata esce e mi chiede se sto bene 
"sono calmissima" rispondo
sorride e ammette che in effetti forse sono la più calma
accipicchia ... non saprò mai se la sua pistola spara ancora 

il codice del mio papà da rosso diventa  verde ... per fortuna
e verso le 14 ci trasferiscono nell'astanteria del relativo ambulatorio 
.... l'informazione è che finita la flebo andremo a casa 

vado chiamare mia madre perchè venga a salutarlo e poi possa tornare a casa 
sono buffi dopo 55 anni di matrimonio 
"certo che a carnevale ogni scherzo vale .... ma non ti sembra di avere esagerato"
"non ho mica fatto apposta" risponde lui 

in attesa insieme a noi c'è una signora accompagnata dalla figlia 
non sta zitta un secondo e non sempre le cose che dice sono coerenti 
la figlia si scusa e come capita nella condivisione dei momenti sfortunati
mi racconta dell'involuzione di sua madre ..... e della sua fatica 

conosco quelle fatiche .... per motivi professionali e di studio 
e cerco di sostenerla in alcuni passaggi con qualche tecnica imparata

mentre giulia continua a raccontarci di quanto sia bello il nostro progetto di teatro 
e di quanta pena le facciano i bambini che frequentano la stazione
per il fatto che non sono nemmeno capaci di fumare 
entra un signore che guarda mio padre e dice "mi sembra di conoscerla"

il mondo è proprio piccolo ..... conoscenze giovanili che si rincontrano dopo tanti anni
e si raccontano tutte le storie di vita delle conoscenze in comune 
tra loro e la signora giulia che non smette veramente nemmeno un attimo di parlare
 ....... pare di essere alla fiera di san geminiamo
con i sorrisi rassicuranti dell'infermiera dell'ambulatorio che essendo pugliese
non capisce una parola dei loro racconti fatti naturalmente in dialetto modenese

almeno è interrotta la noia del tempo che non passa mai
quando stai aspettando non si sa bene cosa
visto che nel frattempo la flebo è finita e sono le 16

mentre il vecchio amico di papà se ne va
e la signora giulia entra in ambulatorio per un consulenza
( ... e il suo incessante parlare prende toni sempre più alti) 
portano in astanteria un signore evidentemente reduce da un incidente 
accompagnato dal figlio 

dopo qualche minuto inizia a lamentarsi e a chiedere di andare in bagno 
nessuna delle quattro persone che sono nell'ambulatorio dalla porta aperta
(senza nessuno in visita quindi credo non impegnate in urgenza)
esce per chiedere chi ha bisogno di aiuto 
fino a quando il figlio del malato fa due passi per chiederlo .....

una ragazza gli porta un pappagallo e se ne va 
non ce la faccio e sbotto
possibile che non si sentano in dovere di dargli una mano?
e che come nel caso della signora giulia la delega tutelare ai familiari sia così piena

il malcapitato inizia ad urlare che non ce la fa a fare la pipi davanti a tutti 
e la reazione dell'operatore che è intervenuto è quanto meno discutibile 

invece di tirare le tende che qualcuno ha avuto la saggia idea di montare
per poter garantire un po' di riservatezza .... gira i tacchi e se ne va 

alla fine siamo io e il figlio del ricoverato che tiriamo le tende 
sperando che possano aiutarlo a liberarsi come la natura richiede 

"papà ... perchè non bevi un po' d'acqua"
"ho lo stomaco così lungo ... alla fine non mangio da ieri sera 
visto che la colazione l'ho vomitata mentre mi sbalottavano per caricarmi in ambulanza"
poi mi guarda un po' stralunato e mi dice 
"io non ne posso più di sentire urlare quella signora ..... mi porti a casa"

presa da sconforto inizio a tampinare la dottoressa 
che mi spiega che per mio padre è necessaria una consulenza neurologica 
che lei però non è ancora riuscita ad attivare ....
"siamo qui da tre ore e non ha ancora attivato la consulenza???" 

ho come l'impressione che il processo di comunicazione interna 
(problema per altro di tutte le organizzazioni)
abbia bisogno di una leggera rivisitazione ......

la neurologa alla fine arriva e mio padre entra solo ....
dopo qualche minuto la dottoressa esce e mi chiede se ho la documentazione del precedente ricovero 
faccio presente che lui non viene da casa e io dall'ufficio 
ma che in ogni caso credo possa trovare tutto sul suo computer 
visto che mi risulta che da anni ormai le cartelle siano informatizzate 

quando inizia a farmi domande più specifiche sulla salute di mio padre 
le chiedo se vuole continuare a parlarne in corridoio in mezzo a tutti 
o se non pensa che sia il caso che io entri in ambulatorio con loro 

a dire la verità non è che la situazioni cambi molto 
nell'ambulatorio ci sono nell'ordine 
- tre o quattro infermieri che stanno preparando/sistemando dei farmaci 
- due ragazze in camice bianco non meglio identificate (forse tirocinanti a giudicare dall'età)
- la dottoressa dell'ambulatorio perennemente al telefono che sta urlando per sovrastare il rumore di fondo dei colleghi 
- la neurologa che dovrebbe fare la consulenza
( e che successivamente se ne andrà a visionare la cartella sul pc in un altro ambulatorio 
dicendo che lì in quella confusione è impossibile lavorare)

nel dialogo che segue ho la malaugurata idea di esprimere un'opinione sull'accaduto
in base alle esperienze pregresse delle storia di mio padre 
vengo immediatamente redarguita .... sono lì solo per dare informazioni ... non per fare il mago merlino
(battuta che fa con la collega probabilmente consapevole del fatto che la posso sentire .... o forse no ... data la confusione)
"non si rende conto che suo padre è grave"
carino il tentativo di farmi sentire in colpa ......
"se davvero ritenevate che mio padre fosse grave, come mai lei non l'ha visto tre ore fa
quando è scesa per un'altra consulenza e noi eravamo già qui?"

domanda che ha ovviamente come unica risposta scaricare la responsabilità
su chi non l'ha prontamente avvisata ..... ma questo noi lo sapevamo già

certo un po' di coerenza tra il dire e il fare non guasterebbe 

comincio a diventare nervosa ........
soprattutto quando .... ignorando completamente l'input precedente dato
la refertazione della visita e le decisioni in merito al ricovero in osservazione 
vengono condivise con mio padre lungo il corridoio seduti sulle poltroncine 
(perchè nel frattempo la barella che gli avevano assegnato è scomparsa
e visto che mio padre è grave può stare seduto su una sedia  )

sono le 18.20 quando la neurologa se ne va 
sono le 19.55 quando ci ricoverano nel reparto di osservazione 

intanto giulia ha iniziato a urlare molto forte 
vuole parlare con il responsabile perchè lì nessuno fa nulla per lei 
(ho sempre invidiato i dementi che senza freni possono urlare tutto quello che vogliono)

la dottoressa dell'ambulatorio le chiede gentilmente di calmarsi 
sono certa che è bravissima sui traumi da codice rosso
ma non è necessario essere degli esperti neurologi 
per capire che se sei trattenuto in quelle stanze dalle 9 di mattina 
senza la possibilità di mangiare e sei una persona confusa 
la rabbia a un certo punto cresce ..... ed esplode 
come la mia e come quella di tutte le persone che sono lì ad aspettare  .... aspettare .... aspettare

certo .... a lei puoi dare un tavor .... così i lamenti si quietano 
e il triste è che noi ti ringraziamo per questo e per la calma conseguente 
alla faccia di tutti gli sforzi professionali fatti in passato 
per ridurre la contenzione farmacologica negli anziani confusi
utilizzando strategie ambientali ed assistenziali

vedere come mio padre mangia quel po' di cibo che gli danno alle 20.10
mi fa pentire di non essere stata più insistente in merito 
anche solo sulla possibilità di farlo mangiare andando al bar
e di avere accettato che ad ogni sollecito mi rispondessero 
che il pasto per lui era prenotato in reparto

e mi viene da suggerire 
se così tranquillamente ve ne infischiate della norma sulla privacy
parlando lungo il corridoio davanti a tutti
di questioni dalla stessa norma sono ritenute meritorie di particolare tutela
non sarà grave se facciamo uno strappo anche sul regolamento ce 852/04 in materia di sicurezza alimentare 
e gli diamo anche il pasto in corridoio .... non fosse altro per evitare di provocare un ulteriore svenimento 
questa volta motivato dalla fame .....

non sarà che lo fanno perchè così la neurologa può dirmi 
"vede che avevo ragione .... suo padre è grave" 


so di dovermi scusare con la dottoressa dell'obi per la brutta risposta data 
ma se immagino che voi sarete stanchi dopo aver letto tutto questo pistolotto
immaginate come ero io dopo 8 ore in questa follia 

ora non scrivo questo reclamo formale per ricevere le solite giustificazioni difensive 
motivate da condivisibili questioni etiche di principio sulle scelte dettate dall'emergenza 
o dai vincoli dettati dalle risorse 


ho però qualche domanda su dati oggettivi 

1 - quali sono i tempi medi di attesa dall'arrivo all'accettazione all'uscita dal pronto soccorso (per ricovero o dimissione) divisi tra le varie fasce di accesso 

2 - quali sono le azioni correttive o preventive che l'azienda pensa di mettere in campo per ridurre questi tempi di attesa 

3 - quante sono le ore di formazione che nell'ultimo anno sono state effettuate in relazione al decreto legislativo 196/2003 e quante di queste ore di formazione hanno riguardato il personale che era in servizio martedì pomeriggio .... neurologa compresa naturalmente

4 - quante sono le ore di formazione in merito all'etica dell'assistenza dignitosa agli utenti del pronto soccorso e qual'è stata la data dell'ultima formazione 


e concludo con una provocazione
se l'organizzazione ha ritenuto opportuno fare intervenire una guardia giurata armata perchè io ho violato un regolamento 
nei momento in cui era palese la violazione dell'organizzazione su norme di legge
che vanno forse dall'abbandoni di incapace per finire sicuramente nella violazione del trattamento dei dati personali sensibili
io avrei forse dovuto chiamare la celere in assetto antisommossa?  
che mi consigliate per la prossima volta?

resto in attesa di riscontro nei tempi da voi definiti nella carta dei servizi
e vi auguro un buon lavoro 





p.s. 
mio padre è a casa e sta bene
gli esami fatti sono per fortuna tutti negativi 

quando sono passata a trovarlo ieri sera 
mi ha detto che era dispiaciuto di aver detto a quell'infermiera così carina 
che lui e mamma non avevano mai litigato in vita loro 
visto che lei pur così giovane era già separa dal marito

direi che una meditazione sull'attenzione all'altro la solleva .....