lunedì 7 ottobre 2013

un grande fuoco per la vergogna

la costa nord di lampedusa è tutta una scogliera
e là dove c'era un antico posto di avvistamento 
c'era una discoteca l'ultima volta che ci sono andata 
tanto spazio intorno .... con le piante grasse e il finocchietto

vorrei che in quello spazio davanti al mare 
si spezzasse il legno di tutti i barconi arrivati nell'estate
che forse sono al cimitero delle barche alla fine di via imbriacola 
... o forse sono ancora al porto sequestrate

vorrei che si spezzasse anche tutto il legno delle tante bare 
che in questi giorni son arrivate sull'isola 
e si accendesse un grande fuoco 
su cui cremare tutte le salme di quei bambini
di quelle donne e di quegli uomini che sono morti 

vorrei che il fuoco fosse tanto grande 
da essere fotografato da parmitano dallo spazio
tanto grande da essere visto fino a capo nord
e che un vento forte lo alimenti per portare  in tutta europa 
l'odore della carne che brucia .... e della nostra vergogna

vorrei che poi il vento si quietasse perchè le ceneri
non volino tanto lontano da quella terra e da quel mare 
e da quegli uomini che da troppo tempo fanno del loro meglio
per far sembrare noi italiani (europei) un popolo accogliente
e che in questo momento oltre che sconfitti sono anche criticati 

nessuno di noi merita nemmeno di inchianarsi 
davanti a quei morti ....... nessuno 
tantomeno tutti quegli strani signori in giacca e cravatta
che in questi giorni si aggirano sull'isola

e se salvarsi significa commettere un reato 
la nostra vergogna non può che crescere 
e nessun fuoco potrà mai sanarla